Tag Archives: hip-hop

Efeizee – Bordeaux

orbene non scrivevo una recensione da almeno una o due settimanæ e la cosa non andava bene, ormale, giorni fa mi sono imbattuto su un gruppo di beatmakers su facebook in un giovine che stava spingendo la sua musica fatta di beats elettronici mediante l’espediente del concept e del contest… Il giovine in questione prometteva il regalo del suo album che costa un euro sul suo bandcamp a chi gli inviasse una foto con qualche indumento bordò, il perchè lo spiegherò più avanti, allorché io mi sono subito fatto una foto e ho photoshoppato il giubbotto, e mi sono aggiudicato l’album.

Ora ho formattato il portatile e ho perso l’archivio del suo album, ma a parte che ve lo potete sentì A QUESTO LINK ora m’è venuta l’idea di fare la recensione, iniziamo:

Il tale [da me peraltro sconosciuto] ha tirato fuori sto piccolo EP di quattro dico quattro tracce di un hiphop elettronico tutto boom e clap e synth a otto bit, pare di giocare a qualche indiegame moderno che si rifà all’estetica del bel tempo che fù.. Melodicamente ricorda i cLOUDDEAD complici le voci eteree che tappezzano i beats, scorre liscio e leggero lasciando una nota dolciastra al suo passaggio. Carino il concept che c’è dietro visto che l’autore vorrebbe comprarsi una felpa bordeaux e lo ripete a suon di vocoder pure in una delle tracce [cerco una felpa bordeaux senza cappuccio] e per concludere non lo so, ascoltatelo e giudicate, in teoria mi vergogno pure a fare la recensione a uno che manco conosco.

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Moonchild​(​s) – Starless

allora, stamattina tra un render e l’altro ho tempo di scrivere la seconda recensione per questo blog di merda, cioè io qui recensisco principalmente gente che conosco o con cui ho o con cui ho avuto a che fare, o meglio musichieri a cui ho comprato il disco ai loro concerti. Oggi tocca ai Moonchild(s) che è una banda di due rappers e un producer con rispettive carriere soliste che si sono riuniti sotto questo monicker per tirà fuori questo bell’EP di hip hop alternativo.

Nabla e Enosferato alla voce e AV-K, o Kletus Kaseday o Anacleto o come cazzo si fa chiamare, usa cento nomi… alle pianole e ai bottoni e alle manopole ci si mettono e fanno ste 7 tracce di hip hop storto [e son 2] che suona molto futuristico, molto rarefatto ma compatto, molto che ne butta giu e francamente se ne sente il bisogno in questa scena doppia H italiana che tira fuori mostri mangiaduelire ma per fortuna c’è la crisi e andrebbero valorizzati ben altri artisti, tipo loro, i Moonchild(s) dico io…

Gia dopo la prima traccia di intro si espone la fattura stilistica che dipinge la atmosfera portante di tutta la opera: AV-K solito produrre paesaggi sonori immersi nella nebbia e in una realtà virtuale fuori da sto mondo, qui lo troviamo “costretto” a creare beats e grooves serrati sulle sue atmosfere vicinamente sci-fi e post-industriali in cui gli altri due incastrano versi allitterati e altre figure retoriche d’effetto, rime alternate, metafore come se piovessero, ossimori a catinelle, Nabla più emotivo e Enosferato più razionale probabilmente quando facevano letteratura a scuola non prendevano meno di 7, ricordano quasi Dalek o per certi versi i Massive Attack di Mezzanine o meglio di 100th Window musicalmente parlando, buttiamo li paragoni suvvia…

“Starless” è un pò il manifesto dell’album, “Cluedo” un funk sintetico e acidulo, “Delle tenebre”, featuring DJ Swordkilla e Vitro si regge su un beat ossessivo e pulsante, “Tao” col suo arpeggio campionato strizza l’occhio allo shoegaze comunque farcita di bassi acidi molto tr-303 e pads eterei, “Yajna” ricorda Starless ma vede la collaborazione di un’altro rapper molto alternativo, stortissimo, Daretta, a Nabla tocca la recitazione di un ritornello angosciante, “Nozze chimiche”, remixata, chiude con un beat più classico ma sempre nel mood questo bel lavoro.

Non so come concludere, ma è hip-hop che vale, tecnicamente ottimo e dagli intenti positivissimi, atmosfere cariche e oscure, lo potete ascoltare e scaricare liberamente A QUESTO LINK

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