Author Archives: fabiorosho

LARS – DEFENESTRAZIONE

CIAOOOO! non scrivevo una nuova recensiona dai tempi del cucco… sono tornato siete contentissimi come vedo! IN REALTÀ NON VEDO NESSUNO, MA VABÈ…

Sono uscite un sacco di belle robe tipo ben tre lavori dei RADON SQUAD e robe di sto tipo ma oggi farò altro, continuate a leggere brutte merde.

Purtroppo le nuove generazioni si affacciano sul  magico mondo del noise o delle sonorità abrasive e “difficili” e tra questi ci stanno due ragazzotti che boh… scoperti per caso perchè mi piace rompere i coglioni ai teenagers su facebook con profili fake e musiche di merda ecco che in un modo o nell’altro mi contattano questi LARS.

I LARS sono in due, fanno rumore e presentano lavori con una bella grafica, si lasciano influenzare dai rumori, dalle radio rotte [questa definizione è testuale dal loro bandcamp] e dalla breakcore… insomma mi ricordano un duo italiano che ABBIAMO CAPITO SI SI SI SI SI SI OK

Oggi vi parlo di DEFENESTRAZIONE: un EP di numero cinque tracce di rumoraggini power electronics e voce pseudorap che declama cose. Si parte da Puttana e si procede con A.A.A.A.A.(Azioni Apocalittiche Analogiche Attualmente Attive) che mantengono bene il noise rap se così può essere definito, Motoseghe Mentali e Defenestrazione sono lancinanti nelle alte frequenze con un continuo fischio acuto su tutta la durata dei brani! E quindi sono stato costretto a stoppare e darmi un paio di cazzotti in testa, non scherzo, le frequenze acute fanno male. Chiudiamo con Metamorfosi che campiona un documentario antropologico ad un beat distortino e minimale, il tutto va via via a marcire nel rumore, come giusto che sia.

Hanno da fare strada i ragazzi e sono sicuro che partoriranno cose più strutturate ed emozionanti, me lo auguro!

DOWNLOAD QUI
lars defenestrazione

INTERVISTA A MAKUMBO STERCO-RARO dei RADON SQUAD

sono tornato a scrivere cose, non mi andava e soprattutto non trovavo niente di interessante di nostrano da ascoltare.. ho suonato un pò in giro naturalmente a gratis, fatto schifo in provincia di latina e roma, sto quasi senza soldi al solito, odio il sesso femminile e scrivo tutto in minuscolo e sti gran cazzi di tutto…

è da un pò che gli amici rappusi mi hanno passato questi RADON SQUAD che sono un gruppo rap dalle parti di rimini, sotterranei come pochi, si distaccano ampiamente dallo stereotipo di hip-hop underground prediligendo tematiche astratte o esistenziali con uno stile personalissimo nella demolizione di testi e basi [la parola destrutturazione ha ampiamente cagato il cazzo la usano tutti gli imbecilli] e sono molto più validi e genuini di

Industrial Rap – DarkPop Core – Hard Street Jam Session – GregorianGalaxy Throat Singing – Down Elektro – Tek Jazz – Adriatic Grime Swing – IDN – Demential Dub – Abstract Liscio – Funk Trash Step – Spastic Classic Music – Alien Soul & Blues

essendo io un gran divoratore di rap storto, crossover e quant’altro abbia un groove e sonorità che le persone sane rigettano ho allegramente preso il più comunicativo di loro, MAKUMBO STERCO-RARO:

makumbo telefonico

makumbo chiama al telefono il suo producer nell’anno 2035

1) quali sono le tue influenze principali?
raffreddore di cambio stagione
cioè mi influenza il clima
2) e musicalmente parlando?
bho non mi vengono nomi cazzo
3) raccontaci come di solito nasce un tuo pezzo
nasce dalla tristezza quotidiana
4) e la tua maschera neotribale?
la maschera è stata creata dopo il nome Makumbo che volevo utilizzare come tag da devastare sui muri..ma che poi ho ripiegato nel rep…salvando i muri altrui da questa pestilenza
ahhahahhaha
questa è una risposta impegnata
ahahahah
 
onnotàto
 
5) come ti poni verso le altre realtà di rap nostrane?
non mi rapporto proprio
al massimo fingo
yo
respect
6) c’è qualche progetto o rapper che ti interessa in particolare?
Radon Squad
l’alternativa alla morte
ma dove le hai rubate ste domande da recensionista?
ottimo m’hai salvato la domanda su radon squad ma tanto te la faccio uguale
 
7) se ti trovassi in mezzo una gara di freestyle praticamente a tua insaputa ed è il tuo turno, come ti comporteresti?
ahahahaha direi che nessuno puo fregarmi in questo modo
perchè?
dovrei essere proprio un coglione
non hai una buona opinione di questi chiamiamoli rituali presenti nella subcultura hip-hop?
sono dei froci tutti boccaloni che fanno bocchini
ambiente di merda
stronzi
e poi fanno tutti finta di essere piu forti di chiunque e invece sono dei bambocci…non capisco
questa competizione portata all’esaspero
ok penultima domanda
eh dioppo che hai rotto il cazzo
8) i radon squad, chiamiamola pure la tua crew, la sua storia ce la racconti in breve?
agiulfo maledetto
ancora non c’è una storia ben definita è piu uno stato di malattia mentale,il bisogno di fare schifo in un sstema che vuole solo fare il bello…tipo Radon squad nasce nel 2030-31 …il pubbblico ancora deve nascere ….ancora è negli spermi delle persone probabilmente…..almeno questo è la mia visione di oggi
poi dovresti sentire i fondatori ..ovvero FakemAVenger & MerdaOscura
oh dapaura
 
9) l’ultima: il letto è meglio a due piazze da solo o a una piazza e mezza in due?
a 2 piazze da solo
confermo

MAKUMBO lo ascoltate A QUESTO LINK e i RADON SQUAD IN QUEST’ALTRO

Simone D’Annunzio – Death’s Amore

Il noise, nelle sue sfumature impreziosite da nomi di merda, è tutto e il contrario di tutto, è soggettivo a livelli impensabili e chi si cimenta nella creazione, produzione o defecazione di qualsivoglia sfumature del sopra citato finisce per… SENTITE A ME NON FREGA UN CAZZO ED È QUESTA L’ATTITUDINE NECESSARIA.

Simone D’Annunzio è uno che ci prova, ci ha provato con un pò di stili diversi “alternativi” sotto diversi nomi, un pò come il sottoscritto. Questo Death’s Amore è uscito per Spettro Rec che è una label sotterranea proveniente da Bologna, è un album su cassetta, ha un sacco di tracce di lunghezza variegata, tutte senza titolo, meglio così.. cazzo di titoli vuoi dare al rumore!? Io seppur suono cose simili [che tra parentesi il D’Annunzio molti campioni li ha presi in prestito dai vecchi lavori di FABIOROSHO, a buon rendere,,,] non so davvero che scrivere, alcune tracce sono più dark ambient e altre più harsh dimostrando così una certa varietà che lascia un buon respiro: ritmiche irregolari, saturazioni che solo dio lo sa, è la colonna sonora perfetta per un appuntamento con la ragazza che ti piace per traumatizzarla, o per studiare in casa, o ancora per andare a lavoro la mattina imbottigliati nel traffico e altre situazioni stereotipate e totalmente inadatte, usiamo la musica noise per uno scopo preciso: ricordarci quello che siamo, TUTTO E NIENTE.

Potete ascoltare e scaricare A QUESTO LINK

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Efeizee – Bordeaux

orbene non scrivevo una recensione da almeno una o due settimanæ e la cosa non andava bene, ormale, giorni fa mi sono imbattuto su un gruppo di beatmakers su facebook in un giovine che stava spingendo la sua musica fatta di beats elettronici mediante l’espediente del concept e del contest… Il giovine in questione prometteva il regalo del suo album che costa un euro sul suo bandcamp a chi gli inviasse una foto con qualche indumento bordò, il perchè lo spiegherò più avanti, allorché io mi sono subito fatto una foto e ho photoshoppato il giubbotto, e mi sono aggiudicato l’album.

Ora ho formattato il portatile e ho perso l’archivio del suo album, ma a parte che ve lo potete sentì A QUESTO LINK ora m’è venuta l’idea di fare la recensione, iniziamo:

Il tale [da me peraltro sconosciuto] ha tirato fuori sto piccolo EP di quattro dico quattro tracce di un hiphop elettronico tutto boom e clap e synth a otto bit, pare di giocare a qualche indiegame moderno che si rifà all’estetica del bel tempo che fù.. Melodicamente ricorda i cLOUDDEAD complici le voci eteree che tappezzano i beats, scorre liscio e leggero lasciando una nota dolciastra al suo passaggio. Carino il concept che c’è dietro visto che l’autore vorrebbe comprarsi una felpa bordeaux e lo ripete a suon di vocoder pure in una delle tracce [cerco una felpa bordeaux senza cappuccio] e per concludere non lo so, ascoltatelo e giudicate, in teoria mi vergogno pure a fare la recensione a uno che manco conosco.

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Agilulf – We will not negotiate

dunque, siccome sono le undici di sera tra poco vado a dormire che domani è una nuova giornata del cazzo concludo questo noiosissimo lunedì con una recensione, e siccome sono una persona male, bipolare e schizofrenica mi recensisco da solo.

Agilulfo che è una delle mie personalità e ora parlerò in terza persona: Agilulfo è bello, ha un nome strafico, amai gatti e i rettili, suona beats inrappabili, li pubblica da sè sul bandcamp di famiglia e spera sempre che qualcuno ci rappi sopra, oggi ha registrato dal suo campionatore tre beats di hip hop elettronico e molto alternativo, mi ha fregato una copertina che avevo fatto con photoshop anni fa e ha caricato tutto su bandcamp.

I beats sono solo quattro, numerati e ripetitivi alla nausea, utilizzo di breaks campionati male e un basso a onda quadra campionato da qualche gioco del commodore64, martellano piatti per circa un quarto d’ora e, al solito, possono essere apprezzati solo da chi è avvezzo a sonorità non convenzionali: numero due si regge su un amen break in loop, numero uno drum machine e onde quadre, numero tre una sorta di versione distorta della ora di nuovo in voga trap music e numero quattro troppo simile alla prima traccia salvo per un sample rubato da qualche antica traccia funky anni 70, non mi esprimo a riguardo visto che è un’opera mia, tra poco vado a coricarmi ciao, si può ascoltare e scaricare A QUESTO BELL’INDIRIZZO
micispeciali

Moonchild​(​s) – Starless

allora, stamattina tra un render e l’altro ho tempo di scrivere la seconda recensione per questo blog di merda, cioè io qui recensisco principalmente gente che conosco o con cui ho o con cui ho avuto a che fare, o meglio musichieri a cui ho comprato il disco ai loro concerti. Oggi tocca ai Moonchild(s) che è una banda di due rappers e un producer con rispettive carriere soliste che si sono riuniti sotto questo monicker per tirà fuori questo bell’EP di hip hop alternativo.

Nabla e Enosferato alla voce e AV-K, o Kletus Kaseday o Anacleto o come cazzo si fa chiamare, usa cento nomi… alle pianole e ai bottoni e alle manopole ci si mettono e fanno ste 7 tracce di hip hop storto [e son 2] che suona molto futuristico, molto rarefatto ma compatto, molto che ne butta giu e francamente se ne sente il bisogno in questa scena doppia H italiana che tira fuori mostri mangiaduelire ma per fortuna c’è la crisi e andrebbero valorizzati ben altri artisti, tipo loro, i Moonchild(s) dico io…

Gia dopo la prima traccia di intro si espone la fattura stilistica che dipinge la atmosfera portante di tutta la opera: AV-K solito produrre paesaggi sonori immersi nella nebbia e in una realtà virtuale fuori da sto mondo, qui lo troviamo “costretto” a creare beats e grooves serrati sulle sue atmosfere vicinamente sci-fi e post-industriali in cui gli altri due incastrano versi allitterati e altre figure retoriche d’effetto, rime alternate, metafore come se piovessero, ossimori a catinelle, Nabla più emotivo e Enosferato più razionale probabilmente quando facevano letteratura a scuola non prendevano meno di 7, ricordano quasi Dalek o per certi versi i Massive Attack di Mezzanine o meglio di 100th Window musicalmente parlando, buttiamo li paragoni suvvia…

“Starless” è un pò il manifesto dell’album, “Cluedo” un funk sintetico e acidulo, “Delle tenebre”, featuring DJ Swordkilla e Vitro si regge su un beat ossessivo e pulsante, “Tao” col suo arpeggio campionato strizza l’occhio allo shoegaze comunque farcita di bassi acidi molto tr-303 e pads eterei, “Yajna” ricorda Starless ma vede la collaborazione di un’altro rapper molto alternativo, stortissimo, Daretta, a Nabla tocca la recitazione di un ritornello angosciante, “Nozze chimiche”, remixata, chiude con un beat più classico ma sempre nel mood questo bel lavoro.

Non so come concludere, ma è hip-hop che vale, tecnicamente ottimo e dagli intenti positivissimi, atmosfere cariche e oscure, lo potete ascoltare e scaricare liberamente A QUESTO LINK

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[EPH101] SYNCOPATED NEURON – Minimal Destruction EP

dunque, è uscito oggi per ephedrina netlaboratoriola netlabel romana d’elettronica senza ritegno [pubblica pure i miei strafalcioni, e va più che bene, cristo, qua vogliono fa tutti i fighetti e millantare robe accattivanti per guadagnarci due lire ma so fuffari di prima categoria] questo piccolo eppì che a quanto è scritto è prodotto da un ragazzetto quindicenne di bolzano.

sono solo tre tracce senza titolo ma solamente numerate, andiamo a risparmio, un sound di quelli elementari, scarni e semplicissimi: campioni arrangiati senza l’ombra di riverberi o effettame di sorta. beats serrati e compatti, midtempo che strizza l’occhio alla d’n’b, casse e rullanti spigolose e bassi acidi, ci piace [uso il plurale majestatis] perchè è spontaneo e diretto, pare quasi musica dei videogiochi per amiga, secondo me tra qualche tempo il teenager tirerà fuori belle cosette.

Ascoltate e scaricate QUA

COVER EPH101

Presentazione quasi doverosa

siccome a fare il musicista noise sono un fallimento parziale allora ho deciso anche io di aprire un blog di recensioni musicali sull’underground di merda italiano, tanto lo fanno tutti i ragazzini del cazzo tipo quelli di bjorko dio o acidiviola (giusto due nomi a caso) tanto vale che lo faccio anche io che almeno suonicchio e ci capisco qualcosa di più, forse..

non c’era bisogno di un’altro blog di recensioni musicali underground e lo so.10628553_1541730762722037_1327148151429297407_n