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INTERVISTA A MAKUMBO STERCO-RARO dei RADON SQUAD

sono tornato a scrivere cose, non mi andava e soprattutto non trovavo niente di interessante di nostrano da ascoltare.. ho suonato un pò in giro naturalmente a gratis, fatto schifo in provincia di latina e roma, sto quasi senza soldi al solito, odio il sesso femminile e scrivo tutto in minuscolo e sti gran cazzi di tutto…

è da un pò che gli amici rappusi mi hanno passato questi RADON SQUAD che sono un gruppo rap dalle parti di rimini, sotterranei come pochi, si distaccano ampiamente dallo stereotipo di hip-hop underground prediligendo tematiche astratte o esistenziali con uno stile personalissimo nella demolizione di testi e basi [la parola destrutturazione ha ampiamente cagato il cazzo la usano tutti gli imbecilli] e sono molto più validi e genuini di

Industrial Rap – DarkPop Core – Hard Street Jam Session – GregorianGalaxy Throat Singing – Down Elektro – Tek Jazz – Adriatic Grime Swing – IDN – Demential Dub – Abstract Liscio – Funk Trash Step – Spastic Classic Music – Alien Soul & Blues

essendo io un gran divoratore di rap storto, crossover e quant’altro abbia un groove e sonorità che le persone sane rigettano ho allegramente preso il più comunicativo di loro, MAKUMBO STERCO-RARO:

makumbo telefonico

makumbo chiama al telefono il suo producer nell’anno 2035

1) quali sono le tue influenze principali?
raffreddore di cambio stagione
cioè mi influenza il clima
2) e musicalmente parlando?
bho non mi vengono nomi cazzo
3) raccontaci come di solito nasce un tuo pezzo
nasce dalla tristezza quotidiana
4) e la tua maschera neotribale?
la maschera è stata creata dopo il nome Makumbo che volevo utilizzare come tag da devastare sui muri..ma che poi ho ripiegato nel rep…salvando i muri altrui da questa pestilenza
ahhahahhaha
questa è una risposta impegnata
ahahahah
 
onnotàto
 
5) come ti poni verso le altre realtà di rap nostrane?
non mi rapporto proprio
al massimo fingo
yo
respect
6) c’è qualche progetto o rapper che ti interessa in particolare?
Radon Squad
l’alternativa alla morte
ma dove le hai rubate ste domande da recensionista?
ottimo m’hai salvato la domanda su radon squad ma tanto te la faccio uguale
 
7) se ti trovassi in mezzo una gara di freestyle praticamente a tua insaputa ed è il tuo turno, come ti comporteresti?
ahahahaha direi che nessuno puo fregarmi in questo modo
perchè?
dovrei essere proprio un coglione
non hai una buona opinione di questi chiamiamoli rituali presenti nella subcultura hip-hop?
sono dei froci tutti boccaloni che fanno bocchini
ambiente di merda
stronzi
e poi fanno tutti finta di essere piu forti di chiunque e invece sono dei bambocci…non capisco
questa competizione portata all’esaspero
ok penultima domanda
eh dioppo che hai rotto il cazzo
8) i radon squad, chiamiamola pure la tua crew, la sua storia ce la racconti in breve?
agiulfo maledetto
ancora non c’è una storia ben definita è piu uno stato di malattia mentale,il bisogno di fare schifo in un sstema che vuole solo fare il bello…tipo Radon squad nasce nel 2030-31 …il pubbblico ancora deve nascere ….ancora è negli spermi delle persone probabilmente…..almeno questo è la mia visione di oggi
poi dovresti sentire i fondatori ..ovvero FakemAVenger & MerdaOscura
oh dapaura
 
9) l’ultima: il letto è meglio a due piazze da solo o a una piazza e mezza in due?
a 2 piazze da solo
confermo

MAKUMBO lo ascoltate A QUESTO LINK e i RADON SQUAD IN QUEST’ALTRO

Moonchild​(​s) – Starless

allora, stamattina tra un render e l’altro ho tempo di scrivere la seconda recensione per questo blog di merda, cioè io qui recensisco principalmente gente che conosco o con cui ho o con cui ho avuto a che fare, o meglio musichieri a cui ho comprato il disco ai loro concerti. Oggi tocca ai Moonchild(s) che è una banda di due rappers e un producer con rispettive carriere soliste che si sono riuniti sotto questo monicker per tirà fuori questo bell’EP di hip hop alternativo.

Nabla e Enosferato alla voce e AV-K, o Kletus Kaseday o Anacleto o come cazzo si fa chiamare, usa cento nomi… alle pianole e ai bottoni e alle manopole ci si mettono e fanno ste 7 tracce di hip hop storto [e son 2] che suona molto futuristico, molto rarefatto ma compatto, molto che ne butta giu e francamente se ne sente il bisogno in questa scena doppia H italiana che tira fuori mostri mangiaduelire ma per fortuna c’è la crisi e andrebbero valorizzati ben altri artisti, tipo loro, i Moonchild(s) dico io…

Gia dopo la prima traccia di intro si espone la fattura stilistica che dipinge la atmosfera portante di tutta la opera: AV-K solito produrre paesaggi sonori immersi nella nebbia e in una realtà virtuale fuori da sto mondo, qui lo troviamo “costretto” a creare beats e grooves serrati sulle sue atmosfere vicinamente sci-fi e post-industriali in cui gli altri due incastrano versi allitterati e altre figure retoriche d’effetto, rime alternate, metafore come se piovessero, ossimori a catinelle, Nabla più emotivo e Enosferato più razionale probabilmente quando facevano letteratura a scuola non prendevano meno di 7, ricordano quasi Dalek o per certi versi i Massive Attack di Mezzanine o meglio di 100th Window musicalmente parlando, buttiamo li paragoni suvvia…

“Starless” è un pò il manifesto dell’album, “Cluedo” un funk sintetico e acidulo, “Delle tenebre”, featuring DJ Swordkilla e Vitro si regge su un beat ossessivo e pulsante, “Tao” col suo arpeggio campionato strizza l’occhio allo shoegaze comunque farcita di bassi acidi molto tr-303 e pads eterei, “Yajna” ricorda Starless ma vede la collaborazione di un’altro rapper molto alternativo, stortissimo, Daretta, a Nabla tocca la recitazione di un ritornello angosciante, “Nozze chimiche”, remixata, chiude con un beat più classico ma sempre nel mood questo bel lavoro.

Non so come concludere, ma è hip-hop che vale, tecnicamente ottimo e dagli intenti positivissimi, atmosfere cariche e oscure, lo potete ascoltare e scaricare liberamente A QUESTO LINK

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