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Moonchild​(​s) – Starless

allora, stamattina tra un render e l’altro ho tempo di scrivere la seconda recensione per questo blog di merda, cioè io qui recensisco principalmente gente che conosco o con cui ho o con cui ho avuto a che fare, o meglio musichieri a cui ho comprato il disco ai loro concerti. Oggi tocca ai Moonchild(s) che è una banda di due rappers e un producer con rispettive carriere soliste che si sono riuniti sotto questo monicker per tirà fuori questo bell’EP di hip hop alternativo.

Nabla e Enosferato alla voce e AV-K, o Kletus Kaseday o Anacleto o come cazzo si fa chiamare, usa cento nomi… alle pianole e ai bottoni e alle manopole ci si mettono e fanno ste 7 tracce di hip hop storto [e son 2] che suona molto futuristico, molto rarefatto ma compatto, molto che ne butta giu e francamente se ne sente il bisogno in questa scena doppia H italiana che tira fuori mostri mangiaduelire ma per fortuna c’è la crisi e andrebbero valorizzati ben altri artisti, tipo loro, i Moonchild(s) dico io…

Gia dopo la prima traccia di intro si espone la fattura stilistica che dipinge la atmosfera portante di tutta la opera: AV-K solito produrre paesaggi sonori immersi nella nebbia e in una realtà virtuale fuori da sto mondo, qui lo troviamo “costretto” a creare beats e grooves serrati sulle sue atmosfere vicinamente sci-fi e post-industriali in cui gli altri due incastrano versi allitterati e altre figure retoriche d’effetto, rime alternate, metafore come se piovessero, ossimori a catinelle, Nabla più emotivo e Enosferato più razionale probabilmente quando facevano letteratura a scuola non prendevano meno di 7, ricordano quasi Dalek o per certi versi i Massive Attack di Mezzanine o meglio di 100th Window musicalmente parlando, buttiamo li paragoni suvvia…

“Starless” è un pò il manifesto dell’album, “Cluedo” un funk sintetico e acidulo, “Delle tenebre”, featuring DJ Swordkilla e Vitro si regge su un beat ossessivo e pulsante, “Tao” col suo arpeggio campionato strizza l’occhio allo shoegaze comunque farcita di bassi acidi molto tr-303 e pads eterei, “Yajna” ricorda Starless ma vede la collaborazione di un’altro rapper molto alternativo, stortissimo, Daretta, a Nabla tocca la recitazione di un ritornello angosciante, “Nozze chimiche”, remixata, chiude con un beat più classico ma sempre nel mood questo bel lavoro.

Non so come concludere, ma è hip-hop che vale, tecnicamente ottimo e dagli intenti positivissimi, atmosfere cariche e oscure, lo potete ascoltare e scaricare liberamente A QUESTO LINK

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